Nei diversi paesi del mondo, tra le principali missioni aziendali di un impresa c’è la tutela del consumatore, unita alla sua sicurezza e integrità sul mercato. Driver fondamentali per le autorità alla base dei giochi d’azzardo. A questo proposito è stata condotta una indagine, dal titolo emblematico: “La regolamentazione del gioco d’azzardo nel 2017”, realizzata dalla International Association of Gaming Regulators. La più grande mai condotta sui regolatori di gaming a livello globale, ha coinvolto almeno 37 giurisdizioni appartenenti a sei continenti diversi ed è stata presentata ed argomentata nella Conference di IAGR a Copenaghen, da James Green, programme director e data risk manager della UK Gambling Commission.
Da una prima analisi condotta, le principali questioni relative al gioco d’azzardo riguardano la salute e la protezione dei consumatori, all’84%; seguono poi i problemi dovuti al gioco e la regolamentazione dei prodotti di gioco. Per quel che concerne i giochi regolamentati nelle diverse giurisdizioni nel 97% dei casi vi sono le lotterie, che sono anche le più diffuse in assoluto. Nel 94% dei casi il bingo, seguitp dai casinò al 91% e dalle slot all’85%. Seguono, si fa per dire, le scommesse (82%) ed i giochi da casinò esterni alle case da gioco, trovati in appena il 29% della casistica. Per quel che riguarda il gioco online, nel 73% dei mercati vi sono scommesse fisse, nel 67% le lotterie, ne 53% i casinò online e infine nel 35% i bingo. Vanno anche considerati, in questa industria, gli investimenti provenienti dall’estero ma nel 59% dei casi non emergono restrizioni nei confronti di quanti arrivano ad investire provenendo da altri paesi, anche se questo dato è focalizzato solo ed esclusivamente sui segmenti riguardanti il betting ed i casinò. Trattando di giocare in modo responsabile è emerso che nell’84% dei casi, nelle giurisdizioni esaminate, vi è una costante attenzione sui problemi da gioco patologico-ludopatico. Questo può portare anche a diversi crimini e nei paesi analizzati vi sono crimini da gioco combattuti e penalizzati in circa il 35% della casistica, concentrata sul riciclaggio illecito di danaro; oltre il 30% guarda al gioco illegale mentre una percentuale molto vicina alla stessa percentuale è piena zeppa di frodi, truffe e furti vari.
La principale misura, per il 35% dei casi, per punire chi froda o rompe le leggi vigenti, è il ricorso al sistema sanzionatorio. In una percentuale molto limitata, circa il 15%, si procede sui giocatori fraudolenti. Solo nel 10% dei casi si bloccano i pagamenti e in numero pressoché simile si bloccano gli accessi ai siti web, tramite la pubblicazione di vere e proprie liste nere consultate dagli operatori.
La ricerca, nelle sue linee guida, si è anche premurata di analizzare gli scenari futuri del settore, indicando il livello di priorità e di attenzione da tenere in particolar modo nei confronti degli eSports, seguiti dai social games e dalle skins betting. Particolar attenzione è stata data anche a giochi, tanti e sempre più consistenti, che non prevedono vincite in denaro ma che si proiettano automaticamente all’azzardo, come nel caso delle loot-box.
Questa ricerca, riferita all’anno 2017, pioneristica e per molti aspetti innovativa nonché inedita, verrà portata avanti nel prossimo futuro tramite la nuova survey relativa all’anno corrente: partirà la prossima settimana, proseguendo fino ad ottobre 2018. I risultati, pubblicati entro l’inizio del 2019 verranno corrisposti, assieme al rapporto completo, ai membri di IAGR, tra cui ovviamente non si registra l’Italia.
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